LEGGENDE

La tradizione popolare ha tramandato di padre in figlio molte leggende che prendono spunto da avvenimenti del tempo o da fatti accaduti in epoche più remote.
Alcune riportano, in modo sicuramente esagerato e grottesco, il carattere dei personaggi - papi, cardinali, nobili, briganti e popolani - che animavano le vie di Roma nei tempi passati ; altre narrano di ciò che, realmente accaduto, ha poi assunto una connotazione leggendaria nel racconto tramandato oralmente che, di padre in figlio, si è ingigantito ed arricchito di particolari .
In quanto a storie di spettri e leggende, la capitale ne può contare numerosissime.
Il Colosseo era ritenuto, nel Medioevo, una porta per gli inferi dove gli spiriti degli schiavi e dei gladiatori morti sacrificati per il piacere degli imperatori del passato vagavano (e tuttora vagherebbero) al giungere della notte incapaci di trovare il riposo eterno.
A Santa Sabina, poi, si narra che il diavolo tentò più volte San Domenico che, in estasi, pregava all'ingresso della chiesa ma, incapace di indurlo al peccato, seccato, gli scagliò contro un pesante blocco di basalto nero senza, peraltro, ferirlo.
Sulla pietra sono ancora visibili i segni delle dita incandescenti del demonio
Alcune persone particolarmente sensibili riescono ancora a vedere Satana che, di tanto in tanto, torna a Santa Sabina, si ferma sulla porta e poi, sconsolato se ne va.
Il Colle Esquilino fu per anni scarsamente abitato fino a quando, nel Medioevo non fu bonificato. Prima era in gran parte occupato da cimiteri in cui venivano getteti i corpi di schiavi, criminali e saltimbanchi senza che fossero poi inumati.
E' per questo motivo che, già dall'antichità, maghi, negromanti e streghe lo frequentano nottetempo in cerca di polveri malefiche per i loro riti stregoneschi.
Se utilizzate spesso l'automobile per i vostri spostamenti state allora attenti quando passate sotto il Muro Torto (specialmente nella direzione piazzale Flaminio - Castro Pretorio) perchè ai piedi delle mura vi era un cimitero sconsacrato in cui venivano seppelliti ladri, vagabondi e donne di malaffare. I loro spiriti oggi vagano ancora alla ricerca di vendetta contro chi li condannò alla pena eterna per cui non ci si deve meravigliare che in quel tratto le automobili accusino, spesso, strani guasti o, inspiegabilmente, si ritrovino senza benzina. Inoltre alla sommità delle mura sono state poste delle reti per evitare gesti insani. Infatti un gran numero di aspiranti suicidi sceglievano proprio le mura che da Villa Borghese si affacciano sulla strada per porre fine alla loro esistenza. Anche ciò era (ed è)dovuto al malefico influsso di quegli spiriti inquieti e diabolici!
Continuando il viaggio nella Roma dei misteri è consigliabile, per affrancare lo spirito dopo tanti spaventi, una pausa in via di Campo Marzio dove, a mezzanotte, si danno appuntamento tutti gli spiriti buoni.

Roma: Leggende

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