MASCHERE ROMANESCHE

La maschera copre il volto e ne cela le fattezze, sottolinea l'espressività di un volto, ne accentua i naturali caratteri o ne crea di nuovi.
Le maschere sono sempre state utilizzate sia per creare terrore nel nemico, si pensi alle maschere guerresche che venivano utilizzate ed ancora sono utilizzate da numerosi popoli, sia per arricchire l'espressività del volto di un attore, si pensi alla tragedia graca ed alle maschere tragiche che gli attori usavano indossare.
Il Carnevale di Roma è ricco di caratteri e maschere delle quali si vuole qui fornirne brevemente i tratti essenziali.
Cassandrino, Meo Patacca, Don Pasquale, Rugantino e gli altri non sempre sono conosciuti quanto i loro compagni più noti (Pulcinella, Arlecchino Pantalone, ecc.) che la fanno da padroni nei teatri e teatrini ma al pari dei "colleghi" sono una ottima caratterizzazione dello stereotipo del popolano o del nobile e ne interpretano pienamente tutti i vizi e le virtù che ci appartengono e quindi ci fanno tanto ridere.

 

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  1. Cassandrino (Cassandro)
  2. Don Pasquale
  3. Rugantino
  4. Meo Patacca
  5. Il Generale Mannaggia La Rocca
  6. Le maschere minori

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